Grazie a Federica di Appunti di Zelda per aver organizzato questo evento, e grazie alla casa editrice per la copia cartacea del libro.
C’è una vita prima. E una vita dopo. L’evento cerniera, in mezzo, che agita il placido fiume degli avvenimenti ordinari narrati in questo libro, è una scomparsa. Personalmente, non riuscivo a capire perchè Jackson avesse voluto andarsene. Voglio dire, i nostri genitori erano molto gentili. Sulla scala degli scocciatori, si posizionavano al livello tre su dieci. E mamma e papà erano bravi a cucinare. Avevamo ognuno la propria stanza. La nostra libertà cresceva ogni anno. Avevamo due servizi streaming. Allora perchè Jackson se n’era andato? Perchè non gli piacevamo? Perchè non eravamo abbastanza per lui?
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Evento organizzato da La libreria di Yely. Grazie alla casa editrice per la copia digitale del libro.
Ognuno dei 18 capitoli di Viva la costituzione di Andrea Franzoso (De Agostini) ha per titolo una parola, una sola, che poi è più di una parola - è un faro, un pilastro, una colonna portante del nostro Paese. Ogni parola è un valore legato alla nostra Repubblica, sorretta dalla Costituzione, la più bella del mondo, diceva Benigni, una carta legislativa che regola, silenziosa, severa, madre inflessibile, le vite di tutti noi. Memoria, Democrazia, Repubblica, Costituzione, Lavoro, Diritti, Solidarietà, Uguaglianza, Minoranze, Confessioni religiose, Cultura, Paesaggio, Straniero, Pace, Tricolore, Libertà, Famiglia, Scuola, Salute, Resistenza. Con uno splendido gruppo di lettura scovato su Instagram (#italianidestate organizzato da @graziapugliese) mi sono tuffata nella lettura de La cognizione del dolore, romanzo scritto nel 1936 da Carlo Emilio Gadda. Conoscevo l’autore e la sua fama di impossibile-da-leggere, ma ho comunque pensato di avventurarmi in quest’esperienza di lettura, nella speranza di poter dire, alla fine, “Ce l’ho fatta”.
E invece no. Non ce l’ho fatta, ha vinto Gadda, con i suoi incomprensibili giochi letterari e il suo disordine. Ho comunque apprezzato l’opera dal punto di vista “tecnico”, e credo che letta ‘a piccole dosi’ possa risultare davvero interessante. Mentre tiravo le somme della mia non-lettura, ho pensato di dedicare almeno un pomeriggio di studio a Gadda, cogliendo l’occasione per approfondirlo ed osservarlo meglio nel suo contesto storico-letterario. Le utopie appaiono oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva? ... Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d’evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno “perfetta” e più libera. Nikolaj Berdjaev Scrivo questo post in onore dell’uscita di una splendida edizione illustrata de Il mondo nuovo di Aldous Huxley nella collana Draghi della Mondadori Oscar Vault (oscarvò per gli amici). Il libro è questo: https://www.oscarmondadori.it/libri/il-mondo-nuovo-edizione-illustrata-aldous-huxley/ e se avete voglia di sfogliarlo (e poi comprarvelo, perchè è un’edizione scintillantemente bella) lo trovate qui https://www.amazon.it/il-mondo-nuovo-edizione-illustrata-aldous-huxley/dp/8804730056/?tag=oscarmondadori-21 o in libreria. Da oggi.
Ma bando alle ciance, ve ne parlo un po’ con sommo entusiasmo. Presentazione dell'evento "Poirot: Tutti i racconti" Ed. Mondadori
Poirot era un ometto dall’aspetto straordinario. Era alto meno di un metro e sessanta, ma aveva un portamento molto signorile. La testa era a forma d’uovo, costantemente inclinata da un lato. Aveva un paio di baffi rigidi, da militare. Il suo abbigliamento era inappuntabile. Penso che un granello di polvere gli avrebbe dato più fastidio di una ferita da proiettile. Eppure questo piccolo damerino, che purtroppo ora zoppicava vistosamente, era stato ai suoi tempi uno dei funzionari più illustri del la polizia belga. Come investigatore, aveva un fiuto straordinario, e aveva all’attivo numerosi trionfi, essendo riuscito a risolvere alcuni fra i casi più complicati dell’epoca. Questo è quello che ci racconta Hastings in Poirot a Styles Court. Hercule Poirot è saldamente ancorato all’immaginario di tutti noi col suo cappellino scuro e il suo straordinario baffo sempre perfetto. |