Le utopie appaiono oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva? ... Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d’evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno “perfetta” e più libera. Nikolaj Berdjaev Scrivo questo post in onore dell’uscita di una splendida edizione illustrata de Il mondo nuovo di Aldous Huxley nella collana Draghi della Mondadori Oscar Vault (oscarvò per gli amici). Il libro è questo: https://www.oscarmondadori.it/libri/il-mondo-nuovo-edizione-illustrata-aldous-huxley/ e se avete voglia di sfogliarlo (e poi comprarvelo, perchè è un’edizione scintillantemente bella) lo trovate qui https://www.amazon.it/il-mondo-nuovo-edizione-illustrata-aldous-huxley/dp/8804730056/?tag=oscarmondadori-21 o in libreria. Da oggi. Ma bando alle ciance, ve ne parlo un po’ con sommo entusiasmo. L’autore e il contesto storico fonti - https://www.repubblica.it/le-storie/2018/11/21/news/aldous_huxley_il_mondo_nuovo_distopia-212214721/ - https://www.britannica.com/topic/Brave-New-World Huxley nacque nel 1894 nell'Inghilterra meridionale, in una famiglia illustre: nipote del biologo Thomas Huxley, figlio di un famosissimo direttore di giornale, Leonard, e nipote, ancora (da parte di madre) del poeta Matthew Arnold. I suoi studi lo portarono inizialmente ad iscriversi alla scuola pubblica di Eton (Berkshire) il destino lo costrinse ad emigrare altrove: presto contrasse una malattia che danneggiò gravemente la sua vista. La sua semicecità lo rese inabile all'arruolamento per la prima guerra mondiale. Quando la sua vista si fu parzialmente ristabilita, frequentò letteratura inglese al Balliol College, presso l'università di Oxford, laureandosi nel 1915. Era un giovane amante della scrittura e dei viaggi, e dal ’23 al ’30 visse in Italia. Nel 1932 la sua vita cambiò, dopo la pubblicazione del libro di cui parliamo oggi, Il mondo nuovo. Il libro fu bocciato persino dal filosofo Adorno, accusandolo di moralismo con queste parole: “Huxley si schiera con coloro che nell'era industriale rimproverano non tanto la disumanità quanto la decadenza dei costumi”. Durante la prima guerra mondiale fu insegnante ad Eton di George Orwell (altro importante esponente della letteratura distopica inaugurata da Il mondo nuovo). Nel 1938 divenne un indù seguace di Swami Prabhavananda: iniziò a praticare la meditazione e divenne vegetariano. Le sue fatiche letterarie in seguito furono assai influenzate dal misticismo e dalle sue esperienze con la mescalina: l'esperienza di Huxley con le droghe psichedeliche è descritta nei saggi Le porte della percezione (The doors of perception) - titolo preso da alcuni versi di William Blake - e Paradiso e Inferno (Heaven and hell). Nel 1958 scrisse il seguito del suo romanzo. Stavolta si tratta un saggio, s'intitola Ritorno al mondo nuovo. La guerra, i fascismi, la rivolta d'Ungheria, la bomba all'idrogeno, erano alle spalle, ma Huxley scriveva: “Certo, in Occidente gli uomini e le donne, singolarmente, godono d'una vasta dose di libertà. Ma anche nei paesi a tradizione di governo democratica, la libertà, e persino il desiderio di essa, paiono in declino”. Il 12 maggio 1961 un incendio divampato nella sua casa distrusse tutti i suoi libri e le sue carte. La perdita fu una prova durissima. Sul suo letto di morte, incapace di parlare, chiese alla moglie per iscritto di ricevere un'iniezione intramuscolare di 100 microgrammi di LSD, accompagnando il suo trapasso con la lettura di passi del Libro tibetano dei morti. Fu accontentato e spirò la mattina seguente, il 22 novembre 1963. *** Il mondo nuovo è stato scritto nel periodo fra le due guerre, un’epoca di grande ottimismo nell’Occidente. Huxley nutre la sua scrittura di quell’ottimismo per criticare il progresso: le idee di innovazione tecnologica che iniziavano a diffondersi al tempo sono portate agli estremi per essere duramente dibattute. Il periodo è peraltro quello della diffusione della produzione di massa e dell’americanizzazione dei costumi, degli sconvolgimenti politico-sociali successivi alla Prima guerra mondiale e alla Rivoluzione russa, dell’affermarsi dei totalitarismi in Europa e dei rischi per la libertà dell’individuo nelle società contemporanee: tutti elementi che hanno un ruolo interessante nello sviluppo della trama. Huxley trae evidentemente ispirazione da un verso di The Tempest di Shakespeare, uno spettacolo che tratta della costruzione di una nuova società. Miranda, figlio del mago Prospero, si meraviglia della bellezza e della straordinarietà del mondo che sta scoprendo per la prima volta: O wonder! How many godly creatures are there here! How beauteous mankind is! O brave new world, that has such people in't La trama Un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l’entrata principale le parole: “Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale” e in uno stemma il motto dello Stato mondiale: “Comunità, Identità, Stabilità”. Questo l'incipit del romanzo di cui parliamo oggi. L’etichetta giusta per Il mondo nuovo è quella di romanzo fantascientifico di stampo distopico. Il romanzo si apre a Londra, nell’anno Ford 632, ovvero il 2540, come si è detto. I protagonisti sono Lenina Crowne e Bernardo Marx. La Terra è soggetta ad un unico governo, a sua volta suddiviso in dieci sezioni gestite da un Coordinatore. Siamo in un mondo privo di riferimenti al passato, senza libri di alcun genere: l’unica informazione di cui i cittadini sono a conoscenza è che il mondo è uscito da una lunga e devastante guerra, iniziata negli anni Quaranta del Novecento, che ha spazzato via ogni tipo di organizzazione precedente. L’obiettivo del governo mondiale è quello di assicurare a tutti ordine ed pace, secondo il motto: “Comunità, Identità, Stabilità”. Il nuovo ordine mondiale è garantito dall’esistenza di principi eugenetici, che regolano strettamente la nascita dei bambini in laboratorio per via extrauterina, avendo cancellato gravidanze e parti. La manipolazione genetica degli embrioni e del loro sviluppo permette successivamente la suddivisione della società in classi, secondo le capacità intellettive e fisiche dell’individuo. Le caste sono precisamente divise per quanto riguarda stili di vita ed abbigliamento (grigio per gli alfa, viola per i beta, verde per i gamma, color kaki per i delta, nero per gli epsilon), e non è previsto alcun modo per passare dall’una all’altra. La popolazione mondiale è controllata mediante tecniche di indottrinamento e di condizionamento mentale durante il sonno, per convincere ciascuno della propria felicità e del proprio ruolo nella società, smorzando gli istinti egoistici e competitivi. Secondo lo slogan “Ognuno appartiene a tutti”, la famiglia tradizionale è stata abolita, così come il matrimonio o i rapporti di parentela; ogni cittadino può scegliersi il nome e cognome che preferisci. Sempre con finalità di controllo e di ordine, il Governo promuove i comportamenti socievoli e la costante ricerca di divertimenti di tipo consumistico; anche la sessualità, controllata dai contraccettivi, è fortemente incoraggiata, per sviare in essa qualunque impulso di ribellione e tensione nei confronti della società. Le persone sono così portate alla poligamia e a legami assolutamente instabili e superficiali, mentre chi ama passare il proprio tempo da solo ed è incline alla monogamia non è visto di buon occhio. Un’altra pratica socialmente diffusa è l’assunzione di droghe, in particolare il Soma, una sostanza euforizzante che controlla l’umore e allontana la tristezza. Anche la morte, nel “mondo nuovo”, è stata esorcizzata: grazie ai progressi della medicina, gli uomini vivono sino ai sessant’anni, quando muoiono serenamente con una dose massiccia di Soma. Le uniche sacche di popolazione ancora indipendente sono quelle che vivono nelle Riserve, dove, sia per ragioni di ricerca che di turismo, gli uomini vivono secondo uno stile di vita simile a quello precedente alla guerra. Un mondo nuovo inquietante, paranoico, psichedelico, dai toni terribili e suggestivi. Un libro possente, ricco, lento ma denso di spunti di riflessione interessanti da cogliere e su cui ragionare, magari nell'ambito di una lettura condivisa per stimolare più menti! Riflessioni sparse trovate sul web Meno Orwell, più Huxley - su L'intellettuale dissidente, 28 agosto https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/letteratura/george-orwell-aldous-huxley-distopia/ Il mondo nuovo - su L'intellettuale dissidente, 18 novembre 2017 https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/letteratura/huxley-il-mondo-nuovo/ Grazie a Beatrice di Eynys Paolini Books per aver organizzato questo review party e grazie alla casa editrice per la copia del libro!
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