COS’È IL GRAN TEATRO DEL MONDO
El gran teatro del mundo è un’opera composta intorno al 1635 da Calderón de la Barca. Tema e tono sono quelli degli autos sacramentales, le composizioni drammatiche di carattere allegorico-morale che nel Siglo de Oro spagnolo diventano una delle più caratteristiche espressioni di una nuova cultura, quella barocca - sfarzosa, straordinaria, luccicante, mozzafiato. In El gran teatro del mundo, l’autore invita il Mondo a preparargli uno spettacolo, allestendogli un palcoscenico. Sette personaggi esemplari, il Ricco, il Re, il Contadino, il Mendicante, la Bellezza, la Discrezione e il Bimbo sono posti fra due porte, la Culla e la Tomba. Uscito dalla Culla, ciascun personaggio è chiamato a recitare una parte, che è assieme una prova e una gara. Alla fine, a seconda del risultato, c’è chi va in Paradiso, chi all’Inferno, chi al Purgatorio, chi al Limbo. Terminata la prova, il Mondo si fa restituire da ogni attore il costume del suo personaggio, e tutti all’uscita ritornano eguali. La vita, insomma, è davvero solo una recita. Calderón si muove nel perimetro del genere, ma il suo memento sulla condizione umana, sulla brevità e precarietà della vita si sottrae alle rigidità del modello e regala accenti commossi alle figure del dramma che da meri simboli si tramutano in esseri reali.
Il teatro barocco sfrutta la straordinaria potenza delle parole per lasciarci in eredità riflessioni profonde e a tutto tondo, capaci di adattarsi ad ogni epoca e di essere sempre straordinariamente attuali perché raccontano l’essere umano, con le sue fragilità e debolezze senza tempo. Il gran teatro del mondo è la realtà in cui viviamo, i libri che leggiamo, gli universi che sogniamo di esplorare, le parole che ci toccano l’anima lasciando un segno. Siamo noi, col nostro girotondo di vite indaffarate, arruffate, scomposte ma sempre straordinarie; le storie che ci portiamo dentro, quelle che scriviamo, quelle di cui parliamo. È la magia dell’esistenza, il mistero della vita, la bellezza del presente, i colori del futuro e il fascino del passato, insieme. |
W. Shakespeare, da “As you like it”
C. De la Barca, da “Il gran teatro del mondo”
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