È più che nota a tutti l’espressione Agatha Christie regina del giallo. Ma il giallo, per definizione, cos’è? In questo articolo, che realizzo in onore dell’uscita del Drago Mondadori Poirot, tutti i racconti (https://www.oscarmondadori.it/libri/poirot-tutti-i-racconti-agatha-christie/) proverò a riassumere i punti più interessanti del contesto storico in cui si colloca la scrittrice britannica, che si intreccia con la definizione del genere a cui si dedicò per tutta la vita. Agatha Christie nacque nella contea del Devon, in Inghilterra, nel 1890. Visse un’infanzia felice, fra soggiorni internazionali, in Francia e in Egitto. Tornata stabilmente in Inghilterra nel 1810, iniziò a dedicarsi alla scrittura: era appassionata di teatro, poesia e musica. I primi tentativi letterari furono decisamente sfortunati, dal momento che ebbero poca fortuna fra gli editori del tempo.
The House of Beauty, per esempio, era un componimento di circa 6 000 parole sul tema “pazzia e sogni”, oggetto di fascino per lei. Seguirono altre storie, la maggior parte di esse illustrava il suo interesse per lo spiritismo e il paranormale. Questi inclusero Il richiamo delle ali e L'oro di Manx. Le riviste respinsero tutte le sue prime pubblicazioni, fatte sotto pseudonimi. Dopo il periodo della Prima Guerra Mondiale, Agatha si appassionò di romanzi polizieschi: apprezza le opere di Wilkie Collins, La donna in bianco e La pietra di Luna, così come le storie di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. Trovò così l’ispirazione per il suo primo romanzo poliziesco, Poirot a Styles Court: nacque così dalla sua penna lo straordinario protagonista Hercule Poirot, un ex ufficiale di polizia belga noto per i suoi “magnifici baffi” e la testa a forma di uovo. Poirot si era rifugiato in Gran Bretagna dopo che l'Impero tedesco aveva invaso il Belgio: l’autrice trasse ispirazione diretta per il personaggio dai molti rifugiati belgi che vivevano nella sua città natale. Il suo manoscritto originale fu respinto da case editrici come Hodder & Stoughton e Methuen Publishing. Dopo aver tenuto il manoscritto per diversi mesi, John Lane di The Bodley Head si offrì di accettarlo, a condizione che la Christie cambiasse il finale. Lei accettò l’offerta, e il libro venne pubblicato nel 1920. Fu l’inizio turbolento e inaspettato di una strabiliante carriera. Poirot apparirà, da quel momento in poi, in 33 romanzi e 54 racconti. Col tempo, a furia di conviverci, Poirot le divenne ostile, proprio come Sir Arthur Conan Doyle si era stancato del suo personaggio, Sherlock Holmes. Alla fine degli anni trenta, Christie scrisse nel suo diario che stava trovando Poirot "insopportabile", e negli anni sessanta lo definì "un cagnaccio egocentrico". Come abbiamo visto, non fu di certo Agatha Christie ad inventare il genere. Se ne innamorò lentamente, fra le pagine dei grandi autori che l’avevano preceduta nel tempo. Il giallo è un genere di successo di narrativa di consumo nato verso la metà del XIX secolo e sviluppatosi nel Novecento. Il primo vero giallo della storia della letteratura è I delitti della Rue Morgue, pubblicato nel 1841 e primo della serie del detective Dupin ideata dallo scrittore Edgar Allan Poe. Sarà proprio Dupin il prototipo dell’investigatore per eccellenza, e creerà un modello al quale si ispireranno quasi tutti i più importanti autori degli anni successivi: il più celebre sarà Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, apparso per la prima volta nel romanzo Uno studio in rosso del 1887. Come viene documentato da Massimo Siviero, il primo giallo italiano è stato Il mio cadavere di Francesco Mastriani uscito nel 1852 con l'editore Rossi di Genova. In Italia, a partire dal 1929, i primi romanzi sono stati pubblicati in copertine gialle dall'editore Arnoldo Mondadori, e quindi il genere è stato battezzato con il termine di "libri gialli" o "gialli". Tali pubblicazioni furono peraltro messe fuori legge dal regime fascista durante la Seconda guerra mondiale, ma divennero popolari dopo la guerra. Il termine ha ben presto sostituito in Italia quello di poliziesco, rimasto peraltro nei paesi francofoni (roman policier e polar). Giuseppe Petronio, nell'analizzare con attenzione come viene chiamato il giallo nelle varie forme linguistiche, scrive: «Noi, gli italiani, quando non lo chiamiamo giallo (che è riferimento a una copertina) diciamo romanzo poliziesco, come i francesi che parlano anche di roman policier. I tedeschi invece lo dicono Kriminalroman, che abbreviamo in Krimi. Gli anglosassoni hanno una scelta più varia: parlano di detective fiction, mystery (o mystery story), di detective story o detective novel (un termine che si trova anche in tedesco: Detektivroman), di crime o crime story.» Il genere giallo è diviso tradizionalmente in diversi sottogeneri, anche se i confini spesso non sono ben definiti: il poliziesco (in particolare il giallo classico), la letteratura di spionaggio, il noir, il thriller, quest'ultimo a sua volta suddiviso in più filoni tra cui il thriller legale e il thriller medico. Ps. Suggerisco la visione del film Agatha e la verità dell'omicidio sul treno www.mymovies.it/film/2019/agatha-e-la-verita-sullomicidio-del-treno/... l'ho visto ieri e mi è piaciuto davvero tanto! Fonti Biografia di A. Christie https://it.wikipedia.org/wiki/Agatha_Christie#Primi_tentativi_letterari_e_la_prima_guerra_mondiale:_1910-1919 Giallo https://it.wikipedia.org/wiki/Giallo_(genere)#Storia_del_giallo Perchè i romanzi gialli si chiamano così https://www.illibraio.it/news/narrativa/perche-romanzi-gialli-1386889/ Storia del giallo https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_giallo
0 Comments
Leave a Reply. |